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Paolo De Matteis
(Piano del Cilento, 1662-Napoli, 1728)

San Sebastiano curato da Sant’Irene

Olio su tela; cm 277 x 212
Prov.: Napoli, chiesa di Santa Maria della Vita

Sebastiano, originario delle Gallie, tribuno delle guardie pretoriane che s’era convertito al Cristianesimo e faceva proseliti nell’esercito imperiale, irritò il violento Diocleziano e lo spinse a decretarne la morte. Legato a un palo, fu trafitto dalle frecce del plotone d’esecuzione; creduto morto, il più noto fra i Santi soldati e martiri venne curato e guarito dalla generosa vedova romana Irene (che da quell’episodio fu scelta come Patrona delle infermiere). Ripresentatosi coraggiosamente a palazzo, verrà bastonato fino a morirne e gettato nella Cloaca Massima. Apparso in sogno per far ripescare il suo cadavere, sarà seppellito sulla via Appia, in una delle sette chiese protocristiane di Roma che accoglievano i primi pellegrini.