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Lello da Orvieto, attr.
(attivo a Napoli, Roma e Anagni, secondo-quinto decennio secolo XIV)

Ritratto funerario dell’arcivescovo di Napoli Umberto d’Ormont; (nell’apice) San Paolo

Tempera e oro su tavola;
cm 206 x 96
Prov.: Napoli, Palazzo arcivescovile, già nella Cattedrale, cappella di San Paolo o degli Illustrissimi

Opera di straordinaria intensità, quello di Umberto d’Ormont è uno dei rari ritratti autonomi nell’arte del ‘300 europeo, sorprendente per fastosità dell’ornamentazione, lavorazione raffinata del fondo d’oro e cura minuziosa di gioielli e paramenti. Protetto dallo sguardo vigile dell’apostolo Paolo (riconoscibile per la barba scura, la spada con cui fu martirizzato e il libro della sua dottrina), l’arcivescovo benedicente dal volto gonfio e pieno mostra tutti i simboli esteriori del suo ruolo: il bastone pastorale nella mano sinistra; l’anello episcopale sulla destra guantata; in testa la mitra preziosa di seta bianca ravvivata da gemme e ricami. Il santo presenta, invece, l’abito purpureo, simbolo della carità e del sangue versato per la fede.