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Giuseppe Picano
(Napoli, 1732-post 1810)

Sant’Agostino

Legno di noce intagliato e (già) patinato; rame sbalzato e dorato; cm 145 x 85 ciascuno
Firmato, sulla moneta impugnata da San Tommaso, “G. Picano”
Prov.: Napoli, chiesa di Sant’Agostino alla Zecca

I due rilievi erano posti a coronamento dei banchi della sagrestia di Sant’Agostino alla Zecca. Agostino d’Ippona fu il massimo pensatore cristiano del primo millennio. Scrisse una Regola ispirandosi alla comunità dei primi cristiani di Gerusalemme e impostò le tre forme di vita religiosa proprie del futuro “movimento agostiniano”: maschile laicale, maschile clericale e femminile. Lo spagnolo San Tommaso, invece, nel 1518 entrò nell’Ordine agostiniano, divenne predicatore e consigliere di Carlo V e poi arcivescovo di Valencia. Questi singolari decori costituiscono al momento un unicum nella produzione dello scultore, sia perché eseguiti a bassorilievo, sia perché non policromi, così come voleva l’uso abituale per gli arredi delle sagrestie.