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Agostino Beltrano
(Napoli, 1607-1656)

Paradiso e Angeli

Affresco; doc. 1655

Nella divina circolarità, l’affresco del­la cupola mostra l’empireo, la “candida rosa” di Dante affollata da Santi e Beati che sono luminosa corona all’Altissimo nel cielo più alto. Nella parte inferiore di questa sfera di perfezione, il tamburo della volta reca le possenti figure dei Sette Arcangeli: Uriel (forte, con spada e fiamma), Raphael (medico che guida Tobia e porta un vaso di medicinali), Iehudiel (rimuneratore, con corona e flagello), Sealtiel (orante), Gabriel (nunzio, con specchio di diaspro e fiaccola), Barachiel (che viene in aiuto e distribuisce rose), Michael (il Vittorioso, in atto di calpestare il drago). Tutti si nutrono del “Pane degli Angeli”: Ostia elevata al di sopra d’una menorah fiammeggiante. Documentato a Napoli nelle chiese di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone, Sant’Agostino degli Scalzi, Santa Maria alla Sanità e a Donnaregina, Beltrano fu ritenuto allievo di Massimo Stanzione ma la sua prima attività fu influenzata dall’ambiente naturalistico della bottega di Filippo Vitale.